Birra: la bevanda dalla storia tutta al femminile

La birra vi è sempre sembrata una bevanda da uomini duri? Ebbene vi sbagliate, non esiste bevanda più femminile!

Fin dai tempi più antichi infatti erano le donne le vere depositarie dell’arte brassicola. Essendo poi la birra una bevanda strettamente legata al raccolto e dunque anche al concetto di fertilità, anche le divinità ad essa connesse erano femminili, come la dea sumera Ninkasi, che letteralmente significa “signora che prepara la birra” e Cerere, divinità romana materna della terra e della fertilità da cui deriva il nome latino della birra: Cervisia.

Passando poi a tempi più recenti (si fa per dire), nel Medioevo furono scoperte le straordinarie proprietà del luppolo. Da chi? Ancora una volta, da una donna: la monaca Ildegarda di Bingen. Fu una donna dai numerosi talenti: profetessa, erborista, guaritrice, naturalista, cosmologa, filosofa, artista, poetessa, musicista e persino consigliera politica.

In quanto erborista, Ildegarda scrisse del luppolo:

“Il luppolo è caldo e secco, contiene un po’ di umidità e non presenta grande utilità per l’uomo, poiché aumenta in lui la melanconia, provoca tristezza nella mente e appesantisce le viscere. Tuttavia, grazie alla sua amarezza, blocca la putrefazione di certe bevande alle quali lo si aggiunge, al punto che possano conservarsi molto più a lungo.”

L’intuizione di Ildegarda sul luppolo diede una vera e propria svolta alla produzione della birra, portandola ad essere via via sempre più simile alla bevanda che noi ancora oggi continuiamo ad apprezzare.

Nel tempo poi ci si è dimenticati del ruolo fondamentale che la donna ha rivestito in questo mondo fatto di malto e luppolo, ma la genetica torna prontamente a ricordarcelo.

Una ricerca condotta nel 2008 dall’università di Copenaghen ha infatti rivelato che le donne hanno per natura un migliore senso del gusto e dell’olfatto rispetto agli uomini. Di certo essenziale alla sopravvivenza della specie ma, come si dice, di necessità virtù questa qualità rende le donne delle ottime assaggiatrici anche nel campo della birra!

Forse è proprio per questo che sono sempre le donne a prediligere le birre più particolari e ricercate, quelle con l’ingrediente in più, le tipologie meno conosciute, i gusti più intensi ed avvolgenti. (se vuoi scoprire una delle nostre proposte più intriganti, clicca qui)
…insomma, le donne sono più temerarie degli uomini anche quando si parla di pinte.

In conclusione, evviva la birra ed evviva le donne, entrambi ottimi motivi per cui brindare!

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